Le immagini comunicano in modo più diretto rispetto alle parole. Esse, negli ultimi decenni, hanno inoltre acquisito un potere sempre maggiore. Regalare i sapori dei cibi a chi non può assaggiarli è impossibile, ma attraverso un servizio di food photography le aziende possono trasmettere grandi emozioni al proprio pubblico. Le fotografie sono indispensabili, da un lato, per catturare il potenziale cliente e, dall'altro lato, per instaurare ulteriore fiducia con coloro che già conoscono i servizi offerti. La maggior parte dei ristoranti oggi punta proprio per questo sul marketing visivo.
L'obiettivo di un servizio di food photography per le aziende è quello di stimolare nell'utente la cosiddetta acquolina in bocca. Chiunque si trovi di fronte alle immagini dei piatti, online o offline, deve sentire il desiderio di provarli. Le fotografie, se usate in modo strategico, possono dunque portare al ristorante un gran numero di clienti, in poco tempo e a costo sostanzialmente ridotto.
La chiave per il successo è farle arrivare agli occhi delle persone giuste. La prima domanda che il ristoratore deve porsi quando decide di investire sul connubio advertising e food photography è "chi sono i miei potenziali clienti". Soltanto avendo un identikit accurato di questi ultimi è possibile realizzare foto commerciali d'impatto.
Un'azienda deve avere una strategia di comunicazione che rispecchi i propri valori, siano essi legati alla tradizione oppure alla modernità. Le immagini sono uno dei migliori canali di trasmissione delle ideologie del brand. Il food photography non può puntare soltanto a stimolare l'appetito, bensì anche e soprattutto a mostrare ciò che c'è dietro ad un piatto: un immenso lavoro realizzato da professionisti. Un aspetto che senza dubbio fidelizza il cliente.
Le immagini catturano l'attenzione di coloro che sfogliano i cataloghi food, siano essi cartacei o digitali. Esse parlano, trasmettendo i valori dell'azienda, senza filtri. Fotografie tecniche o fotografie emozionali, in entrambi i casi il messaggio al cliente rispecchierà la qualità e l'unicità dei piatti preparati dal ristorante.
La creazione di un servizio di food photography si compone essenzialmente di tre fasi: la definizione del mood e degli scatti che verranno effettuati; la realizzazione delle fotografie in sé; la post-produzione delle immagini e la consegna al cliente. Il fotografo, in ogni step di questo processo, resta a stretto contatto con i titolari, i direttori marketing e i responsabili comunicazione delle aziende per valutare eventuali modifiche nel progetto affinché il risultato possa essere il più possibile conforme ai desideri del committente ed allo stesso tempo adatto ad attrarre il target di pubblico a cui è indirizzato.
La fase di programmazione del servizio di food photography è fondamentale per una riuscita ottimale di quest’ultimo. Il cliente potrebbe avere fin dal momento della richiesta di un preventivo un’idea sul numero di scatti e sullo stile da utilizzare oppure avere ancora dei dubbi in merito. In entrambi i casi il fotografo sarà a disposizione per chiarire le idee del cliente e trovare una soluzione ad ogni esigenza.
Al fine di definire il mood del servizio è indispensabile comprendere a cosa serviranno le immagini e dove verranno utilizzate. Lo stile da utilizzare per la realizzazione di scatti da pubblicare su una rivista o in un menu può essere molto diverso da quello adatto alla pubblicazione sui social network. Anche all’interno di un canale di diffusione ben preciso, come Facebook e/o Instagram, inoltre, è necessario effettuare delle scelte conformi agli obiettivi dell’azienda. Ad esempio, in merito all’orientamento o al formato delle fotografie. Il target di pubblico a cui le immagini sono indirizzate e gli stili dei competitors, a tal proposito, sono aspetti determinanti in questo genere di scelte. Uno scatto, infatti, può essere eccellente in termini di estetica, ma non essere adatto alle finalità per cui è stato realizzato e ai bisogni dell'ambiente esterno.
Il numero di immagini, inoltre, è un ulteriore importante parametro da definire in fase di programmazione. Realizzare un servizio di food photography, infatti, richiede tempo e impegno. Stabilire un range di foto è utile affinché il professionista possa organizzare le ore di lavoro da dedicare alle fasi, nonché stabilire i tempi di consegna. Il cliente, nel caso in cui lo preferisca, può richiedere di avere una raccolta di immagini ampia e successivamente effettuare una selezione di quelle da utilizzare.
La realizzazione degli scatti è il fulcro del servizio di food photography. Il titolare e coloro che operano nel ristorante avranno il compito di fare trovare il luogo pulito ed in ordine. È importante che il fotografo riesca a lavorare senza interferenze, scegliendo in libertà inquadrature, angolazioni e strumenti da utilizzare, tra cui ad esempio anche flash e luci esterne. Per questa ragione è meglio scegliere un momento in cui il ristorante è chiuso al pubblico oppure non è eccessivamente affollato.
Il fotografo, dopo avere realizzato gli scatti, si occuperà della fase di post-produzione. Essa serve a risolvere eventuali problemi emersi in fase di realizzazione, come la presenza di oggetti di disturbo. Una imprecisione nell’impiattamento può essere facilmente risolta tramite il fotoritocco. Grazie alla post-produzione, inoltre, l’estetica dei piatti viene migliorata tramite la correzione dei colori, che permette anche di esaltare alcune peculiarità dei cibi.
La fase di post-produzione può richiedere più o meno tempo, in virtù del numero di foto e del tipo di lavoro da effettuare. Successivamente le immagini potranno essere consegnate al cliente in altissima qualità e risoluzione, pronte per essere utilizzate.