Internet è il presente e, soprattutto, il futuro. Mai come in questo momento siamo spettatori - ma anche artefici - di un importante cambiamento del terreno d'azione: le aziende un tempo vendevano solo e unicamente i loro prodotti e servizi in modalità fisica, oggi lo fanno prevalentemente online. Anche le attività più restie a questa trasformazione, devono ammettere che il web dà loro inifinite possibilità di business.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce l'ottimizzazione SEO (acronomino di Search Engine Optimization). Vediamo di cosa di tratta.
Quando si parla di ottimizzazione per i motori di ricerca, si intendono tutte quelle attività di marketing digitale, in grado di migliorare il posizionamento di un sito web (o di una pagina del sito) nei risultati dei motori di ricerca (ovvero su Google). Tutte queste attività non sono di advertising: la SEO, infatti, si occupa solo dei contenuti organici.
L'obiettivo di un'ottimizzazione SEO è chiaro: il fine ultimo è la visibilità in rete, comparire tra i primi risultati di ricerca, essere cliccati dalla propria audience e raggiugere così gli obiettivi di marketing e di business.
Come ogni attività tecnica e strategica che si rispetti, anche l'ottimizzazione per i motori di ricerca segue una serie di fasi, qui di seguito elencate.
Per prima cosa, è necessario effettuare un'ottimazzione del codice HTML. Ogni pagina web è caratterizzata da un codice sorgente HTML, che verrà scansionato dal motore di ricerca. Ottimizzare questa parte invisibile agli utenti è fondamentale per far capire a Google cosa c'è nel sito, e come questo può aiutare il target a ricevere le informazioni di cui ha bisogno.
In questa fase sono molto importanti alcuni tag, come:
Dopo aver definito l'ottimizzazione del codice HTML, si passa a quella della struttura del sito e del menu di navigazione. Questa deve essere chiara, per permettere ai robot di leggerla con più facilità, deve essere gerarchia con una struttura ad albero, e ogni pagina deve essere collegata a un'altra attraverso una gestione ottimale del linking interno.
Accanto all'ottimizzazione dell'HTML e della struttura del sito, c'è una fase fondamentale per la SEO, che riguarda la ricerca e l'analisi di parole chiave, o keyword research. Questo momento strategico è uno dei più importanti di tutta la SEO.
Grazie all'utilizzo di software e di tool online (sia gratuiti che a pagamento), il professionista SEO va a cercare le parole chiave più importanti e pertinenti, per le quali ottimizzare il sito. L'obiettivo è quello di intercettare taffico di qualità. Le keyword altro non sono che le parole che gli utenti inseriscono sui motori di ricerca e che permettono a chi fa SEO di capire qual è il suo search intent (ovvero intento di ricerca). La keyword research è importante per capire quali parole chiave rispondono meglio agli intenti di ricerca dell'audience.
Subito dopo aver effettuato una puntuale e specifica keyword research, si passa alla redazione dei contenuti. Qui si parla di testo delle pagine web, ovvero dell'elemento principe attraverso il quale mettere a terra tutta la strategia SEO.
Seguendo le parole chiave individuate e per le quali si vuole posizionare il sito, verranno indentificati una serie di temi da trattare. Questi possono riguardare sia le pagine istituzionali, sia le schede prodotto di un e-commerce, sia i testi informativi di un blog. Anche le voci di menu e le pagine di categoria devono essere ottimizzati seguendo le keyword delineate in precedenza.
I contenuti scritti in ottica SEO (SEO copywriting) devono seguire una serie di regole, che riguardano il titolo (H1), la formattazione del testo (grassetti, strutturazione in paragrafi), scrittura dei Meta Data (Title, Meta Description etc.), definizione del linking interno, scelta dell'immagine.
Tutte le attività sopra descritte fanno parte di quella che in gergo si chiama SEO on-site, ovvero la SEO relativa alle pagine interne di un sito web. Una buona ottimizzazione, però, non può prescindere da tutta un'altra serie di attività realizzate all'esterno del sito. In questo caso, si parla di SEO off-site, che riguarda la gestione del link in ingresso (backlink o inbound link) verso il proprio sito, fondamentali per definire l'autorevolezza delle pagine web. Più una pagina online viene citata (per cui linkata) da un'altra pagina esterna, più sarà importante, meritevole e da seguire: questo è l'assunto su cui si basa la SEO off-site.
Perché, dunque, affidare il proprio business a un'attività di ottimizzazione SEO? Per rispondere a questa domanda è necessario fare un paragone. Un negozio di abbigliamento ha più visibilità con la saracinesca alzata, aumenterà le sue possibilità di essere guardata dai passanti se al suo interno le luci catturano l'attenzione e i vestiti sono posizionati in maniera strategica. Se, al contrario, il negozio ha la saracinesca abbassata non avrà alcuna possibilità di essere notato all'esterno.
Con la SEO le aziende alzano la loro saracinesca e si fanno notare, senza SEO restano con le luci spente e la serranda abbassata.
Molto semplicemente, una buona ottimizzazione SEO aiuta le aziende ad essere più visibili in rete, a farsi notare dall'audience di riferimento, a fidelizzare i clienti già acquisiti, a diventare una voce autorevole e aumentare la brand awareness.
Qualsiasi siano gli obiettivi della presenza online di una società, la SEO aiuta a raggiungerli in maniera organica e permette al sito di diventare un punto di riferimento presso il target.